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Saturday, October 1, 2011

Il collezionatore di figuracce

Ma non gli riesce proprio a Mauro Febbo di essere un po serio! Riassunti:

1. Maggio 2011: va dicendo che lui non e' contro il parco, ma che si deve stare attenti ai vincoli, e alle limitazioni imposte ai comuni - fra cui le balle dei frantoi da abbattere e il cattivissimo Ente Parco che diventera' un nuovo tiranno locale.

2. Agosto 2011: deve per forza ammettere di essere contrario al parco, dopo tanti tentennamenti. Conserva il ruolo di coordinatore.

3. Settembre 2011: il ministero gli dice che il Parco si fa, che lui lo voglia o no e che si sbrigasse a perimetrarlo.

4. Settembre 2011: propone il "Parco ad Isole" nella derisione totale dei cittadini

5. Settembre 2011: chiede al governo una proroga al limite del 30 Settembre, data finale per le perimetrazioni locali del Parco. Il ministero gli da picche di nuovo.

E cosi ieri i comuni di Casalbordino, Fossacesia, Vasto assieme a Lanciano, Mozzagrogna, Cupello, Frisa e Francavilla hanno mandato le loro perimetrazioni
(le prime 3) oppure la richiesta formale di farci parte (le ultime 5).

Gleiele hanno mandate scavalcando Febbo, a cui si sa che del Parco non importa niente. Invece Febbo cosa fa?

Manda al governo solo le decisioni di Ortona e di San Salvo e il no al Parco di San Vito, Rocca San Giovanni e Torino di Sangro.

Continua a dire che lui fara' pressione a Roma sui deputati del PDL per cancellare la legge che istituisce il parco -- ma chi crede di essere? - e che siamo 4 a 4 nel si o nel no al Parco - come se fosse una partita di calcio.

Chissa' dov'erano tutti questi conti con il petrolio! E comunque, gli ricorda Lorenzo Luciano, i comuni che non lo vogliono il Parco sono solo il 16% della popolazione totale!

Mauro Febbo: questo e' chi ci governa. Quanto tempo perso, quanti sprechi, quante cose che avremmo potuto fare di piu' se invece di lui ci fosse stata una persona seria e competente a perimetrare il Parco.

Mauro Febbo: si vergogni!

Non votiamolo mai piu', assieme ai sindaci di San Vito, Rocca San Giovanni e Torino di Sangro, a cui interessano solo le palazzine e niente di piu.

3 comments:

Anonymous said...

...e insieme a Fratino e soprattutto Chiodi e compagnia ...

Vincenzo said...

Un esempio anzi un campione negativo per tutto l'Abruzzo, sembra uscito da un film di Albertone! Speriamo che non faccia danni irreparabili...

Anonymous said...

Una delle prime persone a parlare di parco a isole ( piu precisamente " parco a macchia di leopardo) fu Gaetano Basti, attraverso la (sua) rivista d'Abruzzo. GiĆ  nel 94, sicuramente anche prima.