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Thursday, June 16, 2011

Cancer Alley, Louisiana

 








Factor that into the cost of gasoline.
Make the companies pay for that.
See how much a gallon of fuel costs.
People ask me why I do what I do.
Do I tell them the truth?
Do I tell them that I grew up hating oil companies?
Do I tell them that hatred is what fueled me?


Everywhere that oil is processed this happens.

There is a cancer alley in New Jersey.
There is a cancer alley in California
There is a cancer alley in Nigeria.
Those people suffer just as much.

Josh Tickell, Fuel the movie

La nonna che l'ha cresciuto
e' morta di cancro, a Cancer Alley in Louisiana.


We've got just about every kind of chemical plant that you can imagine here. 
Most of these chemicals are either known cancer-causing 
chemicals or they're suspected to cause cancer in humans.

Right now, I have a father-in-law that's dying of pancreatic cancer. 
I lost my mother at 57 from cancer. 
My neighbor died of cancer. 
The next-door neighbor to us, my aunt behind us, all died of cancer. 




Tutti conosciamo la Louisiana per lo scoppio del pozzo di petrolio Macondo, nell'aprile del 2010. Ma la Louisiana e' anche lo stato americano che processa piu' petrolio, in cui ci sono piu' raffinerie, piu' monnezza tossica pro capite e forse piu' inquinamento diffuso.

La parola "alley" in inglese puo' essere tradotta in italiano come corridoio, o calle. La parola cancer invece non ha bisogno di traduzione.

Cancer Alley e' una zona di circa 100 miglia lungo il Mississippi fra le citta' di New Orleans e Baton Rouge cosi' chiamata dal 1987 perche' esiste un proliferare di morti di tumori di ogni genere, rari, infantili e comuni.

Prima era chiamata "petrochemical corridor", giusto per capire da dove vengono tutti quei tumori. Ce ne sono circa 300, fra fabbriche chimiche, di plastica, di fertilizzanti e appunto raffinerie, tutte nate sulla scia dell'industria petrolchimica.

Svariati decenni fa, una serie di incentivi fiscali, incoraggio' il proliferare di queste industrie, e questo e' il risultato: la Louisiana e' la raffineria d'America. Ci abitano 4 milioni e mezzo di persone, e producono circa 5 miliardi di rifiuti tossici l'anno.

C'e' una citta' dove i tassi di tumori rari sono 1 su settemila. La media nazionale e' 1 su milione.

Hanno malattie mai registrate prima, danni di fertilita', aborti spontanei, danni alla nascita, tutti danni "moderni" che prima non avevano. Ci sono tassi elevati di tumori ai polmoni, di colon, prostata, melanomi e seno.

Gli inquinanti hanno elevato i tassi di tossicita' nell'aria e nell'acqua.

Il livello di diossina nel sangue dei residenti di alcune comunita' e' tre volte la media nazionale.

Nella sola citta' di Convent, furono rilasciati 10 milioni di chilogrammi di tossine.

Nella citta' di Ella 2/3 della popolazione e' stata contaminata dall'arsenico e dal cloruro di vinile.

La citta' di Morrisonville era cosi' contaminata che le ditte petrolifere l'hanno comprata e rasa al suolo. Tutto quello che resta e' il cimitero che c'e' in alto.

Cancer Alley e' stata inserita nell'elenco delle zone piu' inquinate del mondo
da Greenpeace.

Delle 10 industrie piu' inquinanti della Louisiana, la maggioranza raffinerie, sette sono lungo Cancer Alley.

E chi ci abita a Cancer Alley? Purtroppo come sempre qui negli USA per le forti differenze sociali, ci abitano in prevalenza neri e latini, poveri. Spesso sono poco istruiti. Come da copione, i petrolieri - fra cui la Shell che opera una delle fabbriche piu' inquinanti - dicono che i tassi sono minori, e che la colpa e' il fumo di sigarette e tante altre belle cose.

Loro sono dei santi.

E' cosi in tutto il mondo. All'inzio pensavo che fosse solo l'ENI "cattiva" e che volesse venire fra i campi della mia infanzia a distruggere tutto. Invece e' cosi dappertutto, anche in America.

Qui immagini raccapriccianti, nel paese piu' ricco del mondo. Una cosa vergognosa.
Sta a noi cittadini saperlo prima e darci da fare. Perche' i petrolieri - e tutti gli altri tipi di speculatori a dire il vero - non guardano in faccia a nessuno. Dopo il primo pozzo viene il secondo, il decimo, il centesimo. Dopo il primo tubo, arriva il secondo centro oli, la terza raffineria.

Prima o poi arriva inevitabile la Cancer Alley.

Ecco qui, allora, il film Fuel di Josh Tickell, del 2008.







4 comments:

astronik said...

Effffeeeeesssssssss!

Anonymous said...

A Cancer Alley e dintorni; c'è una probabilta' di ammalarsi di cancro stimabile in 7000 ppm (7000 parti per milione!!!).

Per dare una idea; Nel campo dei semiconduttori (Circuito Intergrati, Memorie, VLSI, Microprocessori) è spesso richiesta
una difettosità inferiore ai 10ppm (10 parti per milione). Alcuni programmi, richiedono: One digit PPM.

Le Compagnie produttrici di semiconduttori investono milioni fin dal primo momento della progettazione di una nuova tecnologia
e/o applicazione: Questo per avere un nuovo prodotto con GARANZIA, dimostrabile nelle Qualifiche, di un numero di difettosità
massimo stabilto a "PRIORI".
Quando lavoravo come Quality Engineer in STMicroelectronics, una delle mie attività era rivolta a un programma che si chiamava:
PPM Reduction Program. Una attività che svolgevo in collaborazione con i Clienti: Nokia, Alcatel,Siemens, Nortel..... ecc.
Attività che certamente oggi continua, mirata a difettosità inferiore a 10ppm.

Mi domando: Come mai le industrie Elettroniche investono così pesantemente sin dal momento del progetto; anche sulla Qualità
mentre industrie dalla tecnologia consolidata come le compagnie Petrolifere, sembrano investire molto meno?
Credo che gli impianti petroliferi abbiano una vita produttiva molto più lunga rispetto ad uno "Ion Implanter" o ad un "Reattore Epitassiale"
quindi danno una prospettiva di ricavi e guadagni superiori nel tempo.

Qualcuno potrebbe ragionevolmente obiettare che le Compagnie Petrolifere non hanno i Clienti che chiedono e pretendono un certo
livello di difettosità; altrimenti passano alla Concorrenza.
I Clienti delle Compagnie Petrolifere chi sono? Già, chiedetevelo, poi ne riparliamo.
Se riuscite a convincere i Clienti delle Compagnie Petrolifere a richiedere un "PPM Reduction Plan" per le morti di cancro a Cancer Alley, posso darvi una mano, gratis. Il target lo ho già identificato: Inferiore a 1PPM. Come la media Nazionale, perchè gli abitanti di Cancer Alley hanno diritto di morire come tutti gli altri Americani.

Credo che chi NON interviene abbia gravi responsabilità (Obama lo sà?) ;
Dai dati dei 7000ppm di mortalità, si potrebbe ricavare un Pareto dei principali tipi di cancro che affliggono la Popolazione.
Iniziare scegliendo i primi 3 tipi, identificarne le cause almeno quelle note e su queste costruire un piano per la rimozione delle cause,
applicarlo, verificare i risultati e continuare. La ruota di Deming, insomma.

Gli abitanti di Cancer Alley hanno diritto di morire come tutti gli altri Americani.Chissà se qualcuno ha mai calcolato la mortalità degli animali.

Saluti
Adriano BELLINTANI

Anonymous said...

UNA VOLTA C'ERA LA VITA A CANCER ALLEY

Ero la figlia preferita dell'universo
nata su una sfera vicina al sole
cresciuta su un masso orbitante
con le sue montagne, i mari,
i boschi e i panorami.
Come era orgoglioso mio Padre
Come aveva cura di me
e del patrimonio
che in quei luoghi aveva attecchito.
Ma ben presto
ho scoperto che vi proliferava un'esca
un inganno
che alimentava
desideri di onnipotenza:
guadagno, interesse, ricavo.
Ora quella vita non c'è più.
Costretta a stare
in quest'ambra fossile
nell'attesa che qualcuno
venga a liberarmi
mi sento un po orfana
e un po zitella.
La preferita di nessuno.


Adriano BELLINTANI
20110605

Anonymous said...

complimenti per il commento.
anche se mi ha fatto venire i brividi...:-(